PIU' BICICLETTE = MENO AUTO?



Si spera che l'essere umano proceda sempre più seguendo la sua ormai conquistata postura di essere “bipede” e che si decida a rinunciare, quel tanto che basta per non danneggiare se stesso, a quel marchingegno a quattro ruote con il quale scorrazza beatamente tra tanti altri suoi simili, come se fosse un prolungamento naturale del suo corpo.

“BIKE-SHARING” è il nome del nuovo servizio offerto dall’Amministrazione Comunale di Lanciano ai suoi cittadini come “sistema di mobilità sostenibile”: sembrerebbe che finalmente ci siamo! Finalmente 44 biciclette elettriche e 22 normali posizionate in 6 postazioni all’interno della città, usufruibili da tutti i cittadini: ma le piste ciclabili dove sono?

Anomalia tutta italiana!

Sarà mai “sostenibile” una mobilità costretta ad effettuarsi tra il traffico cittadino divenuto sempre più ingestibile, in condizioni di evidente pericolosità per il ciclista, oltre che altamente insalubre per lo stesso, poiché destinato a pedalare a ridosso di un tubo di scappamento?

Quando poi si scopre che a “premere” sulla realizzazione di tale iniziativa c’è anche il movimento Nuovo Senso Civico da sempre preoccupato di informare, denunciare e intervenire a favore di problematiche ambientali, allora ci si domanda come sia possibile pubblicizzare un servizio che, oltre ad essere monco per l’assenza totale di sicurezza per la salute del ciclista, appare l’ennesima presa per i fondelli da parte di chi costruisce la propria immagine di buon amministratore con scelte di dubbia validità.

Non sarebbe stato più logico predisporre PRIMA delle piste ciclabili come quelle che si trovano in giro per l’Europa?

NSC può ben esultare e orgogliosamente festeggiare il 19 maggio 2013 nel giorno del BIKE PRIDE, ma un dubbio si leva nella nostra mente: in quasi tutte le famiglie c’è una bicicletta posteggiata in garage, ne servivano altre “condivisibili” oppure occorreva una buona e giusta gestione dello spazio pubblico nel rispetto di chi va a piedi o in bici?

Le nostre strade sono “monopolizzate” dalle auto e c’è poco da festeggiare se ci permettono di “girare” in libertà e sicurezza solo all’interno di manifestazioni estemporanee come quella organizzata nella giornata odierna.

Ci preme dirlo: un cambiamento “sostenibile” o sconvolge i meccanismi del sistema o è solo di facciata…


M. Concetta Bomba

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